Stalinismo di frontieradi Niccolò Pianciola

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Colonizzazione agricola, sterminio dei nomadi e costruzione statale in Asia centrale (1905-1936)

Descrizione

Perché i nomadi kazachi soffrirono più di ogni altra popolazione sovietica la «rivoluzione dall’alto staliniana», e più di un terzo di loro, un milione e mezzo di persone, morì nella grande carestia all’inizio degli anni Trenta del Novecento? Quale fu la realtà delle politiche di «modernizzazione dall’alto» in Asia centrale, dove i popoli nomadi furono sottoposti a processi di «sedentarizzazione» guidata dallo Stato e di trasformazione culturale violenta? Quale fu l’importanza dell’eredità del colonialismo zarista in Asia centrale per le politiche di Lenin e Stalin? Che ruolo giocò la presenza di una vasta popolazione di contadini slavi, immigrati nella steppa centroasiatica negli ultimi decenni dello zarismo, nella tragedia kazaca? Come interagirono le politiche sovietiche delle nazionalità e le politiche economiche staliniane in Asia centrale?

Queste domande ruotano intorno al problema della natura ambigua dello Stato sovietico in Asia, un potere in parte neocoloniale e in parte decolonizzatore. Sulla base di anni di ricerche negli archivi ex sovietici della Federazione russa, del Kazakstan e dell’Uzbekistan, il libro prova a dare risposte a queste e ad altre questioni, affrontando l’evento più traumatico nella formazione dell’Asia centrale contemporanea.

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Descrizione

Perché i nomadi kazachi soffrirono più di ogni altra popolazione sovietica la «rivoluzione dall’alto staliniana», e più di un terzo di loro, un milione e mezzo di persone, morì nella grande carestia all’inizio degli anni Trenta del Novecento? Quale fu la realtà delle politiche di «modernizzazione dall’alto» in Asia centrale, dove i popoli nomadi furono sottoposti a processi di «sedentarizzazione» guidata dallo Stato e di trasformazione culturale violenta? Quale fu l’importanza dell’eredità del colonialismo zarista in Asia centrale per le politiche di Lenin e Stalin? Che ruolo giocò la presenza di una vasta popolazione di contadini slavi, immigrati nella steppa centroasiatica negli ultimi decenni dello zarismo, nella tragedia kazaca? Come interagirono le politiche sovietiche delle nazionalità e le politiche economiche staliniane in Asia centrale? Queste domande ruotano intorno al problema della natura ambigua dello Stato sovietico in Asia, un potere in parte neocoloniale e in parte decolonizzatore. Sulla base di anni di ricerche negli archivi ex sovietici della Federazione russa, del Kazakstan e dell’Uzbekistan, il libro prova a dare risposte a queste e ad altre questioni, affrontando l’evento più traumatico nella formazione dell’Asia centrale contemporanea.

Informazioni aggiuntive

Autore: Niccolò Pianciola EAN/ISB: 9788883343520
Editore: Viella Libreria Editrice Protezione: acs4 | none |
Formati disponibili: paper, pdf Pagine versione cartacea: 553
Lingua: it Estratto: Leggi

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Informazioni sull'autore

Niccolò Pianciola
Niccolò Pianciola si è formato alle Università di Torino, Napoli e Harvard e insegna Storia dell’Europa orientale all’Università di Trento.

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