L’eredità arabo-islamica nelle scienze e nelle arti del calcolo dell’Europa medievaledi Nadia Ambrosetti

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Per tracciare la storia del calcolo, e in particolare di quello automatico, è necessario ricostruire i principi e i concetti matematici che ne rappresentano il presupposto: questi affondano le proprie radici anche in lontane realtà geografiche e culturali e, una volta entrati in contatto con il mondo occidentale, sono stati alla base della ripresa delle discipline matematiche nel basso Medioevo. L’evoluzione è stata determinata anche dall’importante contributo della cultura scientifica arabo-islamica, che, soprattutto attraverso l’opera dello scienziato al-Khawarizmi, ha rappresentato un vitale presupposto al progresso dell’aritmetica, dell’algebra ed in genere del calcolo, che nei secoli immediatamente successivi avrebbero conosciuto sia una straordinaria crescita di importanza nell’ambito delle scienze teoriche ed applicate, sia una propagazione capillare in tutta Europa. Nel presente lavoro si tratteggia perciò la storia dell’aritmetica a partire dalle teorie dei numeri alto medievali (Marziano Capella, Cassiodoro, Boezio) e, dopo aver descritto gli albori della notazione posizionale in India, se ne presenta la diffusione nel mondo islamico grazie alla figura di al-Khawarizmi. Vengono poi ripercorsi i vari momenti della comparsa in Occidente dei numerali indo-arabici e della loro adozione in varie versioni grafiche; lungo il filo rosso dell’attività di traduzione dei testi arabi (con particolare riferimento alla scuola di Toledo, a Roberto di Chester ed a Gerardo da Cremona) e della successiva tradizione manoscritta latina, si delinea il contributo di molte figure di primo e di secondo piano nella storia della matematica, come Leonardo Fibonacci da Pisa, Sacrobosco, Alexandre de Villedieu, Giordano Nemorario, Regiomontano, Piero della Francesca, Luca Pacioli ed i molti altri che prima in latino, poi nelle lingue nazionali, a livello accademico o nelle scuole d’abaco, hanno divulgato in Europa le tecniche di calcolo di origine araba.

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Per tracciare la storia del calcolo, e in particolare di quello automatico, è necessario ricostruire i principi e i concetti matematici che ne rappresentano il presupposto: questi affondano le proprie radici anche in lontane realtà geografiche e culturali e, una volta entrati in contatto con il mondo occidentale, sono stati alla base della ripresa delle discipline matematiche nel basso Medioevo. L'evoluzione è stata determinata anche dall'importante contributo della cultura scientifica arabo-islamica, che, soprattutto attraverso l'opera dello scienziato al-Khawarizmi, ha rappresentato un vitale presupposto al progresso dell'aritmetica, dell'algebra ed in genere del calcolo, che nei secoli immediatamente successivi avrebbero conosciuto sia una straordinaria crescita di importanza nell'ambito delle scienze teoriche ed applicate, sia una propagazione capillare in tutta Europa. Nel presente lavoro si tratteggia perciò la storia dell'aritmetica a partire dalle teorie dei numeri alto medievali (Marziano Capella, Cassiodoro, Boezio) e, dopo aver descritto gli albori della notazione posizionale in India, se ne presenta la diffusione nel mondo islamico grazie alla figura di al-Khawarizmi. Vengono poi ripercorsi i vari momenti della comparsa in Occidente dei numerali indo-arabici e della loro adozione in varie versioni grafiche; lungo il filo rosso dell'attività di traduzione dei testi arabi (con particolare riferimento alla scuola di Toledo, a Roberto di Chester ed a Gerardo da Cremona) e della successiva tradizione manoscritta latina, si delinea il contributo di molte figure di primo e di secondo piano nella storia della matematica, come Leonardo Fibonacci da Pisa, Sacrobosco, Alexandre de Villedieu, Giordano Nemorario, Regiomontano, Piero della Francesca, Luca Pacioli ed i molti altri che prima in latino, poi nelle lingue nazionali, a livello accademico o nelle scuole d'abaco, hanno divulgato in Europa le tecniche di calcolo di origine araba.

Informazioni aggiuntive

Autore: Nadia Ambrosetti EAN/ISB: 9788879163880
Editore: LED Edizioni Universitarie Protezione: acs4 | none |
Formati disponibili: paper, pdf Pagine versione cartacea: 409
Lingua: it Estratto: Leggi

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Informazioni sull'autore

Nadia Ambrosetti
Nadia Ambrosetti (Milano, 1962) è docente di Lettere nei Licei dal 1987 e dottoranda in Informatica presso il Dipartimento di Informatica e comunicazione della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università degli Studi di Milano.

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