Antonio Cipolla architetto del Risorgimentodi Paolo Portoghesi

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Di formazione napoletana, attivo in molte regioni italiane, dalla Lombardia all’Emilia, alla Toscana, al Lazio, combattente nella seconda guerra d’Indipendenza, Antonio Cipolla, nato nel 1823 e morto nel 1875, quattro anni dopo la conquista di Roma, si può a buon diritto considerare un tipico frutto della cultura risorgimentale. Le opere più significative sono: il palazzo della Cassa di Risparmio di Roma, le sedi della Banca d’Italia di Firenze e di Bologna, l’ospedale psichiatrico di Imola e la chiesa di S. Spirito dei Napoletani a Roma. A Firenze aveva realizzato un effimero ponte sull’Arno per celebrare le nozze di Umberto I con Margherita di Savoia.

PAOLO PORTOGHESI
Paolo Portoghesi (Roma 1931) è il battagliero sostenitore di una architettura “radicata” che interpreti la tradizione non come un meccanico trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo alla innovazione nella continuità di alcune premesse che esprimono l’identità dei luoghi e delle culture umane nella loro preziosa diversità. Per questo ha fatto suo il detto di Gustav Mahler: “Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. La sua opera più nota è la Moschea di Roma inaugurata nel 1995. Tra le sue opere recenti: le chiese di Santa Maria della Pace a Terni, dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata e San Francesco a Castellaneta, il Quartiere Latino di Treviso, il Quartiere Rinascimento a Roma, la Moschea di Strasburgo, il Parco Urbano di Abano, il Cimitero di Cesena, i laboratori della “Città della Speranza” a Padova, il nuovo quartiere a Senigallia. I suoi libri più importanti: Roma Barocca, 1966; F. Borromini, architettura come linguaggio, 1967; Dopo l’architettura moderna, 1980; L’angelo della Storia (1984); Architettura e Natura, 1995; Geoarchitettura, 2005; La mano di Palladio, 2007. Tra le numerose monografie sulla sua opera: C. Norberg Schulz, Alla ricerca della architettura perduta, 1975; G. Priori, L’architettura ritrovata, 1985; M. Pisani, P. Portoghesi, 1987; G. Massobrio, S. Tuzi, M. Ercadi, Paolo Portoghesi architetto, 2001; G. Seminario, L’architettura come riflesso dell’anima, 2009; F. Gottardo, P. Portoghesi architect, 2011.

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Di formazione napoletana, attivo in molte regioni italiane, dalla Lombardia all'Emilia, alla Toscana, al Lazio, combattente nella seconda guerra d'Indipendenza, Antonio Cipolla, nato nel 1823 e morto nel 1875, quattro anni dopo la conquista di Roma, si può a buon diritto considerare un tipico frutto della cultura risorgimentale. Le opere più significative sono: il palazzo della Cassa di Risparmio di Roma, le sedi della Banca d'Italia di Firenze e di Bologna, l'ospedale psichiatrico di Imola e la chiesa di S. Spirito dei Napoletani a Roma. A Firenze aveva realizzato un effimero ponte sull'Arno per celebrare le nozze di Umberto I con Margherita di Savoia. PAOLO PORTOGHESI Paolo Portoghesi (Roma 1931) è il battagliero sostenitore di una architettura “radicata” che interpreti la tradizione non come un meccanico trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo alla innovazione nella continuità di alcune premesse che esprimono l'identità dei luoghi e delle culture umane nella loro preziosa diversità. Per questo ha fatto suo il detto di Gustav Mahler: “Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. La sua opera più nota è la Moschea di Roma inaugurata nel 1995. Tra le sue opere recenti: le chiese di Santa Maria della Pace a Terni, dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata e San Francesco a Castellaneta, il Quartiere Latino di Treviso, il Quartiere Rinascimento a Roma, la Moschea di Strasburgo, il Parco Urbano di Abano, il Cimitero di Cesena, i laboratori della “Città della Speranza” a Padova, il nuovo quartiere a Senigallia. I suoi libri più importanti: Roma Barocca, 1966; F. Borromini, architettura come linguaggio, 1967; Dopo l'architettura moderna, 1980; L'angelo della Storia (1984); Architettura e Natura, 1995; Geoarchitettura, 2005; La mano di Palladio, 2007. Tra le numerose monografie sulla sua opera: C. Norberg Schulz, Alla ricerca della architettura perduta, 1975; G. Priori, L'architettura ritrovata, 1985; M. Pisani, P. Portoghesi, 1987; G. Massobrio, S. Tuzi, M. Ercadi, Paolo Portoghesi architetto, 2001; G. Seminario, L'architettura come riflesso dell'anima, 2009; F. Gottardo, P. Portoghesi architect, 2011.

Informazioni aggiuntive

Autore: Paolo Portoghesi EAN/ISB: 9788849224801
Editore: Gangemi Editore Protezione: acs4 |
Formati disponibili: epub, pdf Pagine versione cartacea: 204
Lingua: it Estratto: Leggi

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