Alla ricerca di un’identità politicadi Saverio Di Franco

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Giovanni Antonio Summonte e la patria napoletana

Descrizione

Il volume di Saverio Di Franco indaga i fenomeni politici e sociali ricostruiti nell’Historia della Città e Regno di Napoli di Giovanni Antonio Summonte, ne coglie le idee inserendole dialetticamente nel contesto dei valori e dei comportamenti dei ceti napoletani del XVI secolo. L’analisi comparativa dell’iniziativa empirico-storica con l’ideale di un agire puramente razionale permette al Di Franco di delineare storicamente le immagini e gli schemi mentali di Summonte, che si era nutrito dei testi dei filosofi classici, da Aristotele a Cicerone, a Tommaso d’Aquino, ai giuristi medievali, ai teorici repubblicani toscani fino a Guicciardini. Le opere degli umanisti alla corte degli Aragonesi avevano fornito altresì il materiale narrativo sulla storia del Regno e i cronachisti popolari della prima metà del Cinquecento gli suggerirono di riflettere sulle prerogative del Seggio del popolo. L’abbondante e selezionata documentazione archivistica presentata da Saverio Di Franco, pertanto, ritrae un personaggio versatile con competenze mercantili e finanziarie, impegnato nella politica municipale di Napoli, ove presero corpo e sostanza le istanze di autoaffermazione del popolo e della città in rapporto alla monarchia spagnola. Accanto ai doveri di fedeltà e obbedienza alla Corona Summonte poneva quello dell’amore per la patria, da difendere con il sacrificio della vita. L’esito di quella riflessione si svelava nella proposta di un governo municipale autonomo in regime di fedeltà alla monarchia. Si rifiutò di pubblicare la terza parte dell’Historia, edita solo quarant’anni dopo la morte, pur di non censurare la severa condanna inflitta al ceto dirigente popolare, a cui egli stesso apparteneva, e alcune critiche all’assolutismo spagnolo. La ricezione dell’opera nel corso del tempo produsse concetti e immagini che condizionarono molti autori dei secoli successivi e costituirono la base delle rivendicazioni popolari durante la rivolta cosiddetta di Masaniello. Il valore storico dell’Historia non si misura soltanto dal grado di verità dei contenuti, ma dall’ideologia attraverso la quale la storia di Napoli fu letta e interpretata e che Saverio Di Franco ha ricostruito in questa acuta biografia politica.

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Il volume di Saverio Di Franco indaga i fenomeni politici e sociali ricostruiti nell’Historia della Città e Regno di Napoli di Giovanni Antonio Summonte, ne coglie le idee inserendole dialetticamente nel contesto dei valori e dei comportamenti dei ceti napoletani del XVI secolo. L’analisi comparativa dell’iniziativa empirico-storica con l’ideale di un agire puramente razionale permette al Di Franco di delineare storicamente le immagini e gli schemi mentali di Summonte, che si era nutrito dei testi dei filosofi classici, da Aristotele a Cicerone, a Tommaso d’Aquino, ai giuristi medievali, ai teorici repubblicani toscani fino a Guicciardini. Le opere degli umanisti alla corte degli Aragonesi avevano fornito altresì il materiale narrativo sulla storia del Regno e i cronachisti popolari della prima metà del Cinquecento gli suggerirono di riflettere sulle prerogative del Seggio del popolo. L’abbondante e selezionata documentazione archivistica presentata da Saverio Di Franco, pertanto, ritrae un personaggio versatile con competenze mercantili e finanziarie, impegnato nella politica municipale di Napoli, ove presero corpo e sostanza le istanze di autoaffermazione del popolo e della città in rapporto alla monarchia spagnola. Accanto ai doveri di fedeltà e obbedienza alla Corona Summonte poneva quello dell’amore per la patria, da difendere con il sacrificio della vita. L’esito di quella riflessione si svelava nella proposta di un governo municipale autonomo in regime di fedeltà alla monarchia. Si rifiutò di pubblicare la terza parte dell’Historia, edita solo quarant’anni dopo la morte, pur di non censurare la severa condanna inflitta al ceto dirigente popolare, a cui egli stesso apparteneva, e alcune critiche all’assolutismo spagnolo. La ricezione dell’opera nel corso del tempo produsse concetti e immagini che condizionarono molti autori dei secoli successivi e costituirono la base delle rivendicazioni popolari durante la rivolta cosiddetta di Masaniello. Il valore storico dell’Historia non si misura soltanto dal grado di verità dei contenuti, ma dall’ideologia attraverso la quale la storia di Napoli fu letta e interpretata e che Saverio Di Franco ha ricostruito in questa acuta biografia politica.

Informazioni aggiuntive

Autore: Saverio Di Franco EAN/ISB: 9788879165136
Editore: LED Edizioni Universitarie Protezione: none | acs4 |
Formati disponibili: pdf Pagine versione cartacea: 407
Lingua: it Estratto: Leggi

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Informazioni sull'autore

Saverio Di Franco
Saverio Di Franco, dottore di ricerca in Storia dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea, insegna dal 2007 Storia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli ed è assegnista dal 2009 nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno. Si occupa in particolare di storia politica e istituzionale del Mezzogiorno nella prima età moderna, su cui ha già pubblicato diversi saggi in riviste e volumi. Con Aurelio Musi ha curato Mondo antico in rivolta (Napoli 1647-1648), Lacaita 2006.

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