In un periodo difficile di pandemia e lockdown l’autrice ed insegnante Eva Polli grida al mondo il suo “Mi sta a cuore”. Nasce così il sorprendente e geniale “Alé Skolè”: un moderno “Lettere ad una professoressa”, un intenso e appassionato “I care” per salvare la Scuola…

Sono nata a Santa Giustina (BL) il 9 aprile 1953; da allora ho vagabondato in molti comuni della Provincia di Belluno inforcando l’italiano nazionale come lingua madre e mettendo in sordina i dialetti che, pur conoscendo, non ho parlato mai per paura di esser presa in giro. Dal 1980 sono diventata solandra, ossia della Val di Sole (TN). Il solandro, ossia il dialetto della zona, mi piace ma continuo a prediligere la sicurezza che mi dà l’Italiano. Questa familiarità è certamente all’origine della mia passione per i versi ma anche per i testi in prosa. Del resto in questi anni alla mia attività di insegnante ho sempre affiancato quella di giornalista del giornale Alto Adige divenuto Trentino e ora cancellato.